Tour de France 2018, Quintana rompe il ghiaccio: “Ci crediamo ancora. Venerdì attaccheremo di nuovo”
Nairo Quintana si rilancia ad alti livelli nella diciassettesima frazione del Tour de France 2018. Lo scalatore della Movistar si è imposto in solitaria nel “mini tappone” con arrivo sul Col du Portet, a Saint-Lary-Soulan, attaccando a 14 chilometri dall’arrivo e resistendo ai tentativi di rimonta degli altri uomini di classifica, che si sono dati battaglia soprattutto negli ultimi cinque chilometri dell’ascesa conclusiva. Il colombiano ha preceduto di 28” Daniel Martin (UAE Team Emirates) e di 48” la maglia gialla Geraint Thomas (Sky), riscattando almeno in parte la Grande Boucle in chiaroscuro della formazione iberica e un ultimo biennio avaro di soddisfazioni sulle strade d’Oltralpe.
“È stata una giornata durissima ma che ci conforta. Era una tappa che avevo messo nel mirino e per la quale mi ero preparato molto bene. Mi dispiace non aver avuto grandi sensazioni nei giorni scorsi. Non mi sentivo bene e ho perso troppo tempo, ma per fortuna adesso sto meglio e voglio chiudere in crescendo questo Tour. Ci crediamo”.
Sulla tattica messa in atto per conquistare il successo: “La squadra è stata perfetta. Avevamo Valverde davanti e questo mi ha aiutato quando ho attaccato. Inoltre anche Soler, che inizialmente era in fuga, ha contribuito a rendere la gara più dura per gli avversari tirando quando è stato raggiunto. Sapevamo che l’ultima era una salita per scalatori puri e tale si è rivelata. Dovevamo rendere la tappa veloce e difficile e dovremo farlo anche venerdì. Questa vittoria ci dà fiducia”.
Con quattro tappe ancora da affrontare, ma solo una di montagna, il vincitore del Giro d’Italia 2014 è salito dall’ottava alla quinta posizione in classifica generale, riducendo a 59” il ritardo dall’ultimo gradino del podio, occupato virtualmente da Chris Froome (Team Sky), ma restando lontanissimo (3’30”) da quello più alto: “Le cose non sono andate bene finora, abbiamo vissuto giorni brutti. Questa vittoria ci restituisce speranza e ci dà convinzione per lavorare al massimo nei prossimi giorni. Ringraziamo sia la mia squadra che Dio, per proteggermi e darmi la forza. Inoltre la mia famiglia, i miei amici e il popolo colombiano. Sento il loro sostegno sulla strada e attraverso i messaggi postati sui social network. Mi incoraggiano e sono di grande aiuto per dare tutto”.
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